Salvia hispanica, chiamata anche salvia cinese o Chia, è una pianta erbacea annuale di origine centroamericana del genere Salvia, nota già agli Aztechi in epoca precolombiana, oggi coltivata quasi esclusivamente per i suoi piccolissimi semi di colore scuro. Può raggiungere circa 1 metro di altezza quando è matura, presenta foglie opposte e seghettate e produce piccoli fiori bianchi o viola. Le foglie contengono un olio essenziale che esplica un’azione repellente verso gli insetti.
La parte commestibile è rappresentata dai semi, piccoli, piatti e di forma ovale, prevalentemente di colore grigio ma talvolta bianchi, neri, o marrone scuro, che si possono consumare da soli, aggiunti a muesli, yogurt o insalate, amalgamati a farine per dolci o panificati, o sotto forma di olio.
I semi contengono elevati livelli di calcio (fino a 600 milligrammi ogni 100 grammi) e altri minerali come manganese, fosforo, proteine, acidi grassi omega 3, fibre, vitamine, aminoacidi essenziali e sostanze antiossidanti. Un grammo di semi di Chia contiene circa 0,28 g di fibre, 0,21 g di proteine e 0,6 g/g di acido alfa-linolenico (ALA), nella più alta percentuale presente in una fonte vegetale, e numerosi acidi grassi polinsaturi.
Il profilo nutrizionale e i composti bioattivi presenti nei semi e nell’olio di Chia hanno dimostrato in alcuni test scientifici effetti cardioprotettivi e hanno contribuito a ridurre i fattori di rischio di queste malattie nell’uomo. Uno studio clinico ha rilevato, ad esempio, che la supplementazione con semi di Chia per 12 settimane ha abbassato la pressione arteriosa sia diastolica che sistolica in individui con ipertensione in trattamento e non trattati.
Un altro studio clinico, finalizzato a valutare l’efficacia dei semi di Chia sulla perdita di peso e quindi la riduzione dei fattori di rischio di malattie metaboliche in adulti in sovrappeso, ha osservato un aumento dei livelli plasmatici di ALA, senza tuttavia un effetto diretto sul calo ponderale.
Un ulteriore studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo ha valutato l’efficacia dell’integrazione di semi di Chia (interi o macinati) sui fattori di rischio di malattia metabolica per le donne in sovrappeso. Per 10 settimane, le partecipanti allo studio hanno consumato 25 grammi al giorno di semi di Chia macinati o interi oppure un placebo. Dalla valutazione degli outcome è emerso un aumento del 58% e del 39% dei livelli plasmatici di ALA e di acido eicosapentaenoico (EPA) nel gruppo che ha assunto semi di Chia.
Fonte: HerbClip, American Botanical Council.